Ci sono diversi motivi per cui Edi Reja ha fatto il suo tempo a Napoli. Noi come Pianetanapoli ci eravamo espressi già a giugno, obiettando sulla sua conferma da parte della società. Il curriculum professionale di questo gentiluomo friuliano non depone a suo favore se si vuole essere ambiziosi. Un tecnico che ha fatto molto bene soprattutto in serie B, ma che in serie A è sempre retrocesso salvo l' ottavo posto conquistato lo scorso anno con il Napoli. Una stagione, quella scorsa, condita da belle prestazioni ma anche da tante prestazioni irriguardose con spettacoli indecenti come d'altra parte era già avvenuto in serie B e in serie C. Quest'anno si doveva fare il salto di qualità e Reja è venuto meno. Non è un tecnico adatto per delle società che hanno dei traguardi ambiziosi, se una persona a 63 anni non ha un curriculum dignitoso in serie A: ci sarà un motivo o no? Non sarà soltanto per mera sfortuna. Quello che è certo che per 4 anni la sua squadra ha ottenuto i risultati e questo gli va riconosciuto, ma come ci si arrivava a questi risultati è tutto un programma. Intendiamo che di trame di gioco, di sovrapposizioni, di schemi, di movimento senza palla non se n'è mai quasi vista l' ombra, si è sempre puntato sulle giocate dei singoli e sullo schema di gioco preferito: lanci lunghi per le spizzate del pampa Sosa.
Quest' anno calata la forma dei migliori giocatori, dopo che questi erano stati spompati anche a causa dei ricambi non proprio all' altezza, la squadra si è trovata in balia delle onde. Questo perchè non c'è uno straccio di organizzazione di gioco che permetta di colmare le lacune derivanti dalle prestazioni poco confortanti di alcuni singoli o quanto meno consenta di sopperire alle assenze di alcuni di essi anche se bisognasse impiegare dei panchinari qualititativamente inferiori rispetto ai titolari: il Genoa di Gasperini docet. Il mister goriziano ha poi sempre rimproverato ai giocatori di non avere la mentalità vincente in trasferta, peccato che con giocatori diversi da quelli di quest' anno si siano fatte figuracce anche a Crotone, Castellamare, Albinoleffe, Massa e Sassari. Ebbene, fra queste e quelle sconfitte, visto che i giocatori erano diversi, la continuità era soltanto una: la presenza di Reja in panchina.
Ora, con la squadra che è in psicosi e con lui che è in palese confusione e che non sa più che pesci prendere, l'allenatore del Napoli deve farsi da parte. E se non ha il coraggio di dimettersi, è giusto che venga dimissionato dalla società. Non è più nelle condizioni di guidare questo gruppo con calma e lucidità.
Questi i capi di imputazioni per cui a nostro sommesso parere andrebbe rimosso dall' incarico:
1) La squadra ha sempre quasi giocato male, ha sempre regalato almeno un tempo all' avversario;
2) La squadra è in flessione da due mesi, è passato dal quarto posto al decimo posto;
3) Non raggiungendo la fase a gironi della coppa Uefa e con l'eliminazione in coppa Italia ha già fallito 2 dei 3 obiettivi stagionali;
4) Non riesce a leggere bene la partita con le sostituzioni;
5) La squadra subisce costantemente gol su palle inattive ed in allenamento non si prova nulla per prevenire;
6) Non riesce a motivare piu' il gruppo, anzi ha delle frizioni con alcuni componenti come Santacroce e Zalayeta;
7) Ha valorizzato poco dei nazionali under 21 come Santacroce e Russotto;
8) Non si può giocare spesso con passaggi orizzontali e lanci lunghi che portano a non tirare quasi mai in porta;
9) Non sfrutta al meglio le caratteristiche di un giocatore come Denis;
10) Non trasmette una mentalità vincente alla squadra, sempre prima non prendere e poi cercare di segnare;
11) Con sette sconfitte consecutive in trasferta ha eguagliato il record negativo di settantre anni fa;
12) Espone a figuracce Cannavaro e Maggio impiegandoli spesso fuori ruolo;
13) Ha avallato da aziendalista convinto il mercato del Napoli non facendosi prendere un centrocampista di qualità;
Un allenatore del genere con questi numeri negativi e con una squadra che è ultima nel girone di ritorno per punti fatti, già da tanto tempo sarebbe stato mandato via in altre piazze; la nostra società probabilmente ha un debito di riconoscenza verso questo brav'uomo di Lucinico, ma il tempo va via veloce, la squadra ha bisogno di una scossa, Reja dice sempre che la prossima sarà la partita giusta per vincere, lo sta affermando da un mese, qualcosa del genere lo affermava nella nostra piazza qualche anno fa il Sig. Mondonico. E sappiamo come andò a finire quella stagione....
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