E’ a Los Angeles il patron ma non può fare a meno di pensare al Napoli, a quello che è successo e soprattutto a quello che succederà. Intanto telefona e si aggiorna, chiede di sapere di tutto e di tutti. D’altronde De Laurentiis lo ha anticipato qualche anno fa, vuole metterci direttamente le mani dentro, intende cioè scendere in campo in prima persona e lo farà probabilmente dalla prossima stagione.
Vuole farlo preparando un nuovo piano, quello di una parziale rifondazione del Napoli, un’operazione che il presidente ritiene necessaria e improrogabile, alla luce degli avvenimenti che hanno profondamente scosso club, squadra e tifoseria. Il patron è profondamente deluso, amareggiato, ma è anche combattivo e pronto a rimescolare le carte con una rivoluzione programmata.Comincerà dalla squadra. Ha in animo un’epurazione vera e propria che dovrebbe portare all’addio dalla maglia azzurra di alcuni giocatori. Si parla soprattutto di Navarro, di Blasi, di Gargano, di Gianello, Pazienza ed anche di Denis, sbarcato in Casa Napoli dall’Argentina all’inizio di luglio scorso. L’ex attaccante dell’Independiente, capocannoniere nel Torneo di Clausura, ha deluso le aspettative e potrebbe ritornare in Sudamerica. Per il Tanke sarebbe la seconda bocciatura ricevuta dal calcio italiano. Va da sé che nell’operazione che De Laurentiis ha in mente di realizzare, sono inseriti diversi degli attuali «panchinari» con i contratti in scadenza tra i quali Pià, Amodio, Grava e Montervino. Un discorso a parte riguarda il digì Marino. Finora De Laurentiis ha detto che non c’è bisogno della firma per rinnovare l’impegno tra il Napoli e il direttore generale, anche lui in scadenza di contratto a giugno prossimo. Scontatissima invece la conclusione dell’avventura napoletana di Edi Reja, costellata dalle tre promozioni consecutive e dalla qualificazione all’Intertoto che molti ritengono sia stato l’inizio degli attuali guai della squadra del cuore. La panchina azzurra è naturalmente ambita da diversi allenatori: come si sa Delio Rossi è in cima ai pensieri del presidente, ma nell’eventuale corsa al timone di comando ci sono anche De Canio, Allegri, Giampaolo e Marino. E non soltanto loro
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