Reja si schiera dalla parte della squadra. Prova a riconquistare la fiducia piena dei suoi giocatori, provando a percorrere a ritroso un cammino che per quattro anni aveva premiato tutti. Ieri mattina ha chiesto ed ottenuto di annullare la seduta pomeridiana di allenamento, ha lasciato «liberi» i calciatori di andare a casa. Rientro alle sette e cena tutti insieme nel centro sportivo di Castelvolturno.
Il ritiro prosegue, ognuno cercando di distendere corpo e anima. Sabato prossimo a Torino c’è la sfida con la Juventus, i tifosi sono vigili e attenti: non vogliono sentire più alibi. Il Napoli deve tirare fuori l’orgoglio. «Poi si può anche perdere», avevano detto lunedì sera alla squadra e a Marino, ma è necessario che ridiate dignità a questa maglia». E sono andati oltre.Perchè hanno «vietato» ai giocatori di indossare la maglia azzurra. Un colore che ha troppa storia per essere mortificato da prestazioni deludenti e mancanza di concentrazione in campo. L’azzurro-Napoli che sarà rispolverato quando la squadra avrà dimostrato di meritarlo quel colore. Quando avrà convinto di essere attaccata alla maglia, di credere nel Napoli. I delegati dei tifosi avevano avuto un confronto sereno con lo staff tecnico e societario del Napoli, ma i toni, ancora una volta, erano stati decisi. Nessuna scusa, nessuna distrazione. Nessun alibi. Al dg Marino pure una sorta di avvertimento. «Per ora siamo attenti ai comportamenti della squadra, a fine giugno chiederemo conto del mercato e del progetto-Napoli». Due mesi di silenzio evidentemente sono stati troppi. E neanche i fischi allo stadio sarebbero bastati per far sentire la propria voce. C’era bisogno di regole, le hanno messe i tifosi.
Ora la squadra giocherà a Torino una partita personale, dovrà vincere e convincere. Dovrà giocare all’altezza. Non sarà semplice, ma il Napoli ha dimostrato in coppa Italia che il confronto con la Juventus non è poi così proibitivo. Non dovrebbe esserci partenza anticipata, la squadra raggiungerà Torino venerdì per l’anticipo di sabato sera. Si sono riaggregati ai compagni anche i due portieri Iezzo e Gianello. Il primo si è riaffacciato al campo ieri mattina, l’altro fa lavoro differenziato. Toccherà ancora a Navarro difendere la porta azzurra.
Nella settimana della crisi più nera una buona notizia per Daniele Mannini. Che pur squalificato ha raggiunto già lunedì i suoi compagni in ritiro. La Wada non si opporrà alla eventuale riapertura del caso. Gli avvocati del centrocampista azzurro aspettano una risposta del Tas per un nuovo giudizio che nell’attesa poi dovrebbe comportare la sospensione della pena. Il suo manager, Davide Lippi, ai microfoni di radio Marte ha dichiarato: «Sono fiducioso, aspettiamo una notizia positiva. Sperando poi che anche il Napoli possa riprendersi, contando sulla forza di Daniele Mannini». Un Napoli che ora deve riconquistare anche la maglia azzurra.
Il ritiro prosegue, ognuno cercando di distendere corpo e anima. Sabato prossimo a Torino c’è la sfida con la Juventus, i tifosi sono vigili e attenti: non vogliono sentire più alibi. Il Napoli deve tirare fuori l’orgoglio. «Poi si può anche perdere», avevano detto lunedì sera alla squadra e a Marino, ma è necessario che ridiate dignità a questa maglia». E sono andati oltre.Perchè hanno «vietato» ai giocatori di indossare la maglia azzurra. Un colore che ha troppa storia per essere mortificato da prestazioni deludenti e mancanza di concentrazione in campo. L’azzurro-Napoli che sarà rispolverato quando la squadra avrà dimostrato di meritarlo quel colore. Quando avrà convinto di essere attaccata alla maglia, di credere nel Napoli. I delegati dei tifosi avevano avuto un confronto sereno con lo staff tecnico e societario del Napoli, ma i toni, ancora una volta, erano stati decisi. Nessuna scusa, nessuna distrazione. Nessun alibi. Al dg Marino pure una sorta di avvertimento. «Per ora siamo attenti ai comportamenti della squadra, a fine giugno chiederemo conto del mercato e del progetto-Napoli». Due mesi di silenzio evidentemente sono stati troppi. E neanche i fischi allo stadio sarebbero bastati per far sentire la propria voce. C’era bisogno di regole, le hanno messe i tifosi.
Ora la squadra giocherà a Torino una partita personale, dovrà vincere e convincere. Dovrà giocare all’altezza. Non sarà semplice, ma il Napoli ha dimostrato in coppa Italia che il confronto con la Juventus non è poi così proibitivo. Non dovrebbe esserci partenza anticipata, la squadra raggiungerà Torino venerdì per l’anticipo di sabato sera. Si sono riaggregati ai compagni anche i due portieri Iezzo e Gianello. Il primo si è riaffacciato al campo ieri mattina, l’altro fa lavoro differenziato. Toccherà ancora a Navarro difendere la porta azzurra.
Nella settimana della crisi più nera una buona notizia per Daniele Mannini. Che pur squalificato ha raggiunto già lunedì i suoi compagni in ritiro. La Wada non si opporrà alla eventuale riapertura del caso. Gli avvocati del centrocampista azzurro aspettano una risposta del Tas per un nuovo giudizio che nell’attesa poi dovrebbe comportare la sospensione della pena. Il suo manager, Davide Lippi, ai microfoni di radio Marte ha dichiarato: «Sono fiducioso, aspettiamo una notizia positiva. Sperando poi che anche il Napoli possa riprendersi, contando sulla forza di Daniele Mannini». Un Napoli che ora deve riconquistare anche la maglia azzurra.
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