Una richiesta di revisione del procedimento per far scattare una sospensione della squalifica, in attesa di una possibile revisione. Ecco il primo passo ufficiale dell’entourage di Daniele Mannini nei confronti del Tas dopo che il centrocampista del Napoli è stato squalificato per un anno dal Tribunale arbitrale dello sport, come Davide Possanzini del Brescia, a causa di un ritardo a un controllo antidoping.
LA POSSIBILITÀ DI SOSPENSIONE DELLA SQUALIFICA - «In caso di richiesta di revisione del procedimento, da regolamento il Tas potrebbe anche sospendere la squalifica su richiesta delle parti- ha spiegato il procuratore di Mannini, Davide Lippi, a Radio Kiss Kiss Napoli- Tale sospensione non è automatica ma stiamo lavorando per questo. Ci incontreremo con Mannini per firmare tutte le pratiche».ENTRO VENERDÌ LA RICHIESTA - «Siamo scesi in campo e ringraziamo Figc, Aic e gli avvocati- ha continuato- Abbiamo più di qualche speranza che a breve possa succedere qualcosa di positivo. I tempi? Non dovrebbero essere lunghissimi, anche perchè entro venerdì 20 devono partire le richieste di revisione del processo. Le parti chiamate in causa devono inviare la richiesta al Tas, che poi sarà chiamato a pronunciarsi. Ci saranno nuove prove, testimonianze e soprattutto sarà motivata la nostra richiesta di revisione della sentenza».
SI SPERA CHE LA WADA CHIUDA UN OCCHIO - Sarà decisivo il comportamento della Wada: è importante che non si opponga alla richiesta per non far cadere tutto l’incartamento. Nel caso in cui l’agenzia mondiale antidoping faccia finta di non vedere la domanda andrà avanti con il supporto della Federcalcio e di Platini stesso.
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