domenica 15 febbraio 2009

Lavezzi invitato al Festival di Sanremo


Marsiglia. La novità arriva da Sanremo: gli organizzatori del Festival hanno fatto pervenire all’entourage di Lavezzi l’invito a partecipare ad una serata come ospite d’onore. Il giocatore, ovviamente, sarebbe felice di esserci e si è riservata una risposta definitiva.Si sa, ormai l’azzurro di Reja, nonchè nazionale dell’Argentina di Maradona, buca il video, è sempre più popolare, e la Rai ricorda bene i picchi d’ascolto registrati con la sua presenza alla trasmissione conclusiva «Carràmba che fortuna» del 6 gennaio scorso condotta da Raffaella Carrà, qualcosa come otto milioni e mezzo di spettatori con uno share del 31,91%. Ora la Rai ci riprova con Sanremo che comincerà martedi prossimo. Al Velodrome invece, non hanno messo piede in campo, ma il Pocho e Denis hanno lo stesso la faccia felice di Maradona e Messi, di Gago e Mascherano, di tutta la Seleccion che ha messo sotto e pure in crisi la Francia del contestato Domenech e del mortificato Ribery. Lezione di calcio a Marsiglia. Ed entusiasmo alle stelle in casa dell’Argentina. Quell’entusiasmo che ora il Pocho e Denis vogliono trasferire pari pari in maglia azzurra. Da Marsiglia a Castelvolturno, dunque. Dalla Nazionale al Napoli. Da un ritiro all’altro. Senza soste. Senza interruzioni. Ma fa niente. «Fantastica vittoria quella sui francesi», ricorda volentieri El Tanque, soddisfatto anche per quel che di lui e di Lavezzi ha detto Maradona. «Sapere di far parte del suo progetto per il Mondiale del 2010 mi riempe d’orgoglio. Il prossimo mondiale è il mio obiettivo. E anche quello di Lavezzi, è ovvio». Già, ma come dice Diego, «le convocazioni bisogna meritarle». Cosicché per continuare a far parte dello scintillante «Circo Maradona» i due azzurri, c’è poco da fare, dovranno regalare numeri eccellenti anche in campionato. Insomma, un dare e avere: se il Tanque e il Pocho aiuteranno il Napoli a diventare grande, il Napoli aiuterà sicuramente loro a tenersi stretta la maglia della Nazionale. I due match consecutivi in casa sono ora l’occasione per recuperare. «E Datolo può darci una bella mano. Lo conosco. E’ bravo, veloce, ha un gran sinistro», dice Denis, affascinato anche dal record di contemporanee presenze argentine in maglia azzurra: «Siamo in quattro, nella storia azzurra non era mai accaduto», afferma compiaciuto il Tanque. Sette i gol fatti sino ad oggi e nel cuore di Denis un desiderio: ritrovarsi in «abbondante» doppia cifra a fine campionato. Che sarebbe niente male per un bomber alla prima esperienza col calcio italiano.

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